Venerdì 8 novembre, ore 19:00
Libreria Arcadia, Via Felice e Gregorio Fontana, 16, Rovereto
Si consiglia la prenotazione da effettuarsi scrivendo a info@libreriarcadia.com o chiamando lo 0464.755021.
È richiesto un contributo di 3€ che sarà interamente restituito in caso di acquisto di una copia del libro presentato durante la serata.
Percepire il proprio corpo, prenderne coscienza, mapparne le cicatrici e le fratture, provando a ricordarsi di quando da bambini si andava in bicicletta o si nuotava in piscina, confrontando la propria esperienza limitata con quella dei grandi atleti che hanno fatto delle loro abilità fisiche una professione, e servirsi di questa nuova consapevolezza per scardinare pregiudizi di razza, genere e classe.
Partendo da questa urgenza, Nadeesha Uyangoda indaga il tema complesso del rapporto tra corpo e pratica sportiva, alternando il racconto autobiografico alla narrazione di alcuni momenti storici chiave, in cui lo sport – strumento di dominio politico e di egemonia culturale, ma anche grimaldello per abbattere muri e smontare falsi miti – ha contribuito in mododeterminante a costruire le nostre identità.
Il corpo dell’atleta – allenato, modificato, disciplinato, valutato e mercificato: reso un oggetto – diventa così un prezioso canovaccio su cui vengono incisi i segni della cultura e della biologia, «il confine ultimo tra individuo e società».
Nadeesha Uyangoda è una scrittrice, podcaster e autrice freelance. Le sue storie sono apparse, tra le altre, in Al Jazeera English, The Telegraph, Vice Italy, Open Democracy. Attualmente è editorialista della rivista Internazionale e collaboratrice dei quotidiani italiani La Repubblica e La Stampa.