L’autore FRANCESCO SASSETTO dialoga con NADIA SCAPPINI
Arcipelago itaca Editore, 2020
Tralasciando una piccola raccolta d’esordio, poi rifusa, e una recente plaquette d’argomento amoroso, il percorso poetico di Francesco Sassetto si articola, con questo, su quattro libri e un decennio, dal 2010 ad oggi. Quattro tappe a condensare una produzione né avara né sovrabbondante ma, soprattutto, fortemente coesa e coerente, in un modo probabilmente raro nel panorama della poesia d’oggi. Una scrittura vigile, nella quale la volontà di esprimersi non prevarica mai l’acume nella selezione, anche dura, di quanto davvero meriti d’essere offerto ai lettori; il lavoro meditato sul verso, fino alla singola parola, è tutto fuorché lasciato al caso, nella direzione di una sintesi sempre più asciutta. Tuttavia in Sassetto non vale l’affermazione secondo la quale sarebbe meglio, per un poeta, dire qualcosa meno anziché dire troppo: questo vale per i poeti che puntano, del tutto legittimamente, sulla vaghezza della suggestione, sulla libertà immaginativa del lettore, fondativa di millenni d’arte letteraria. Ma non è questo l’approccio dell’autore veneziano, per il quale non si tratta di dire troppo né troppo poco, ma sostanzialmente di dire il giusto.
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Dall’introduzione di Stefano Valentini
Nota biobliografica
Francesco Sassetto risiede a Venezia, dove è nato nel 1961. Si è laureato in Lettere nel 1987 presso l’Università “Ca’ Foscari” di Venezia con una tesi sul commento trecentesco di Francesco da Buti alla Commedia dantesca, pubblicata nel 1993 dall’editore Il Cardo di Venezia con il titolo La biblioteca di Francesco da Buti interprete di Dante.
Ha collaborato in qualità di cultore della materia alla cattedra di Filologia Dantesca, con attività didattica e di ricerca ed ha conseguito nel 1998 il titolo di dottore di ricerca in “Filologia e Tecniche dell’Interpretazione”. Insegna Lettere presso il Cpia di Venezia (Centro per l’istruzione in età adulta), nella Sede associata di Mestre.
Scrive componimenti in lingua e in dialetto veneziano che hanno ricevuto numerosi premi e segnalazioni. Ha partecipato a presentazioni, incontri e pubbliche letture di testi poetici, anche in ambito scolastico. Suoi testi sono presenti in numerose antologie e riviste ed ha pubblicato quattro raccolte di poesia: Ad un casello impreciso (Padova, Valentina Editrice, 2010) con prefazione di Stefano Valentini, Background (Milano, Dot.com Press-Le Voci della Luna, 2012) con prefazione di Fabio Franzin, Stranieri (Padova, Valentina Editrice, 2017) con prefazione di Stefano Valentini, Xe sta trovarse, in dialetto veneziano (Samuele Editrice, Fanna, 2017), con prefazione di Alessandro Canzian