Biblioteca civica “G. Tartarotti” di Rovereto – Corridoio sud
In occasione della mostra “Gente di fiume” presso il Museo della Città (Fondazione Museo Civico di Rovereto), la Biblioteca propone una selezione di documenti d’archivio che raccontano la vicenda della costruzione del ponte sull’Adige, che ancora oggi collega la piazza di Sacco con Isera.
Il fiume per secoli fu sfruttato come via navigabile per il trasporto di legnami e merce. Ricordiamo gli Zattieri e le zattere, costruite con il legname provenienti dalle valli circostanti, trasportavano le merci e poi, una volta disfate all’arrivo, anche i tronchi venivano venduti a Verona. Il fiume era una risorsa, ma allo stesso tempo un limite per chi doveva muoversi tra i territori di Isera e di Rovereto. Fin dall’antichità si superava il corso con un “traghetto“, una chiatta, che a pagamento effettuava la spola per merci e persone. Tale soluzione risultava ormai inaccettabile sul finire del secolo XIX.
Per questo, grazie alla collaborazione tra le comunità confinanti e all’iniziativa del Comune di Sacco, si arrivò alla decisione di realizzare un ponte in ferro e pietra. Ottenuti i permessi, i finanziamenti e affidati i lavori, il manufatto fu completato nel 1872 e intitolato a Gisella, una delle figlie di Sissi e dell’imperatore Francesco Giuseppe. L’inaugurazione si tenne in pompa magna e il ponte – a pagamento – fu di vantaggio per tutti. Successivamente subì i danni della guerra e poi fu rimodernato. La base, i piloni in pietra squadrata, è ancora quella ottocentesca.
La documentazione esposta proviene dagli archivi della Città: Archivio ex comune di Sacco, Archivio Bossi Fedrigotti e Fondo Manoscritti. Oltre ai progetti del ponte, alla documentazione contabile e celebrativa, sono esposti anche alcuni pezzi più antichi relativi allo sfruttamento del legname trasportato dalle piene e ai privilegi di navigazione concessi a dieci famiglie di Sacco per il trasporto di merci sull’Adige tramite le compagnie degli Zattieri.